Luigi Mario Belloni

Luigi Mario Belloni

© Isola Comacina - COMCEPT

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Una vita dedicata alla ricerca sull’Isola Comacina

All’interno di questo edificio, l’antico Hospitalis de Stabio, trova collocazione l’Antiquarium “Luigi Mario Belloni e Mariuccia Zecchinelli” dove sono riuniti i reperti archeologici ed i manufatti artistici che l’architetto Belloni (Milano 1927 – Gravedona 2004) ebbe modo di raccogliere in oltre un quarantennio di infaticabile ed appassionata attività, a partire dal 1958 quando venne nominato Ispettore onorario ai Beni Archeologici e Monumentali.

Della sua molteplice ed instancabile attività vengono qui in particolar modo ricordate le ricerche condotte sull’Isola Comacina su incarico della Soprintendenza ai Beni Archeologici e Monumentali, guidata dal prof. Mario Mirabella Roberti, con lo scopo sia di approfondire la conoscenza dei numerosi resti architettonici che lo avevano incuriosito ed interessato fin da quando era studente della Facoltà di Architettura, sia di indagare il sottosuolo alla ricerca di testimonianze utili a comprendere le vicende che avevano coinvolto L’Isola Comacina dall’età romana fino alla sua distruzione nel 1169.

 

Oltre alle tre campagne di scavo organizzate sull’Isola (1958-1959; 1962-1963; 1968-1969) Belloni organizzò anche due campagne di ricerca subacquea (1970-1972; 1978), in collaborazione con il “Centro Sub Nettuno” di Como, con l’intento di indagare i fondali del lago a ridosso dell’Isola Comacina.

Grazie alle ricerche condotte, dal 1965 l’architetto Belloni venne nominato Conservatore onorario dell’Isola e Direttore dell’Antiquarium, che era stato collocato all’interno della sacrestia della chiesa di San Giovanni sull’Isola: assolvendo questi nuovi incarichi Belloni si occupò non solo di proporre interventi di tutela a salvaguardia dei resti monumentali individuati, ma anche di diffondere gli esiti delle ricerche attraverso numerose pubblicazioni scientifiche da sempre condivise con la moglie, la dott.ssa Mariuccia Zecchinelli (Milano 1917 – Ossuccio 2011), anch’essa una appassionata studiosa della storia locale e in quegli anni Direttrice dei Musei Civici di Como.

Grazie alla sua vasta conoscenza dell’archeologia, dell’arte e della storia dell’Isola e del territorio rivierasco ad essa più prossimo (Ossuccio, Sala Comacina, Lenno), l’architetto Belloni fin dalla metà degli anni Sessanta iniziò ad immaginare per questo lembo del territorio comasco percorsi e progetti che, oltre a valorizzarne le specificità locali, si ponessero come tessere di un più ampio e variegato mosaico esteso all’intero territorio lariano. Attraverso le associazioni culturali di cui fu promotore e le iniziative culturali e sociali che seppe sollecitare, l’architetto Belloni si dimostrò un precursore di molte istanze che oggi caratterizzano questo territorio, impegnato a promuovere e a valorizzare il proprio patrimonio storico e artistico.

Proprio in ricordo di Luigi Mario Belloni e di Mariuccia Zecchinelli il Comune di Ossuccio, nell’ambito dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale “Magistri Comacini”, in accordo con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, riapre al pubblico dopo un lungo restauro l’antico Hospitalis de Stabio come nuovo Antiquarium, con l’intento di offrire a tutti la possibilità non solo di apprezzare i risultati delle ricerche condotte a partire dagli inizi del XX secolo, approfondendo così la storia dell’Isola e del territorio rivierasco attraverso i suoi monumenti e testimonianze, ma anche di venire a conoscenza delle ricerche e attività di valorizzazione e restauro realizzate negli ultimi decenni e delle iniziative in cantiere per il prossimo futuro.

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